L’.enogastronomia rappresenta un fattore determinante per lo svi­luppo turistico dei Campi Flegrei. Le enormi potenzialità della ri­ scoperta del valore economico e del valore sociale e culturale di questo particolare settore si possono dedurre anche dalla quantità

di attività presenti sul territorio e dall’enorme interesse che suscita

in molti dei suoi abitanti. Dopo decenni di violenza subita a cau­sa di uno sviluppo turistico di tipo industriale, i Campi Flegrei sono diventati un territorio su cui investire in termini di valorizzazione dell’enorme patrimonio archeologico , storico, ambientale e paesag­gistico; tuttavia ancora oggi si fa fatica a fare emergere tutte le sue peculiarità ed unicità.

I l progetto di Francesco D’Alena, che a prima vista potrebbe sem­brare soltanto l’apertura dell’ennesimo ristorante, è invece molto di più.

Francesco D’Alena ha sentito il bisogno, dopo tanti anni trascorsi vivendo in prima persona tutto quello che offre il fantastico mondo dell’enogastronomia, con un occhio ora in cucina, ora in sala, ora al bar oppure in cantina, con quella consapevolezza tipica di chi vorrebbe essere nello stesso momento in tutti questi posti assieme, pur sapendo che umanamente non è possibile, di lanciare un pro­ getto che valorizzi in toto tutte le sue esperienze, ma che soprattutto faccia emergere, finalmente , la bellezza della sua terra, i Campi Flegrei, attraverso i suoi prodotti.

Questo libro si presenta con una duplice veste: se da un lato rac conta molto bene il progetto della cucina degli elementi, dall’altro lato può benissimo essere considerato , per un viaggiatore che si avvicina a questa terra, sconosciuta ancora a tanti, come una vera e propria guida da portare con sé alla scoperta del territorio. Riesce a mettere insieme, come un vero e proprio mosaico, fatto di tanti piccoli pezzi di territorio, tutti i tasselli che non sono altro che i suoi elementi caratterizzanti , ovvero la campagna, il mare, i laghi e i suoi tanti vulcani.

La sua cucina degli elementi, così ben raccontata in questo libro, potrebbe essere considerata, in prima battuta, non proprio una novità; ma Francesco ha capito che in un territorio molto particola-

Si può davvero raccontare il fascino di un territorio come i Campi Flegrei in cui i confini tra storia e mito si  mescolano sullo sfondo di un paesaggio

dominato dal mare e dal vulcano?

Lo chef Francesco D’Alena ha scelto la cucina per rendere omaggio alla sua terra.

In questo libro. i lettori vengono presi per mano e con­ dotti in un viaggio alla scoperta di un patrimonio che è stato fonte di ispirazione per una nuova idea di cucina.

Pagina dopo pagina. ci si ritrova immersi nel processo di creazione di piatti profondamente radicati nel terri­ torio e creati con l’obiettivo di far vivere ai commensali un’esperienza capace di coinvolgere tutti i sensi.

I lettori sono invitati a entrare in una cucina-laboratorio. dove i prodotti tipici flegrei convivono con elementi inconsueti provenienti dal mare. dal lago e dal vulcano. I pomodori cannellini e i mandarini flegrei si combinano cioè con gli aghi dei pini. con le lattughe di mare. con le erbe spontanee e con il fumo dei crateri vulcanici .

La passione per la cucina e l’amore per la sua terra traspaiono da ogni  pagina e rendono particolarmente vivido il racconto della nascita dei piatti del suo nuovo ristorante. in cui Francesco D’Alena è riuscito a portare la spuma delle onde. la terra vulcanica e  il vapore delle fumarole della Solfatara di Pozzuoli.

Al termine del viaggio gastronomico . i lettori avranno la possibilità di trasformare le loro stesse cucine in un laboratorio. cimentandosi con le ricette proposte nel libro.